Dal 1° dicembre 2014 il porto di Genova introduce, per ora in via sperimentatale, l’emissione anticipata del certificato sanitario prima dell’approdo in banchina della nave. È un importante passo in avanti nelle procedure di sdoganamento in mare. L’estensione del pre-clearing anche alle spedizioni in import extra-comunitario che richiedono il certificato sanitario è attesa da tempo dagli operatori della logistica, che accolgono quindi positivamente la sperimentazione di sei mesi che parte da oggi al porto di Genova, la prima attuata in territorio italiano. Ora, quindi, anche il ministero della Salute collabora al progetto nazionale di sdoganamento in mare, che rende più rapido l’inoltro dei container nell’entroterra e quindi più competitivi gli scali italiani.
Per quanto riguarda l’operatività del provvedimento, il ministero della Salute precisa che nei casi di “segnalazioni di interesse sanitario relative alla merce e/o al Paese di origine o provenienza” riserva agli uffici locali il diritto di sospendere il pre-clearing, attuando così i tradizionali controlli in banchina, anche sulle spedizioni che in precedenza hanno ottenuto il semaforo verde nell’ambito dello sdoganamento in mare.
Per quanto riguarda il pre-clearing esclusivamente doganale, l’Agenzia delle Dogane ricorda che è in corso di attivazione la procedura nel porto di Gioia Tauro e si stanno approvando i disciplinari locali per Salerno ed Ancona.
Genova estende preclearing al certificato sanitario
- Dogane – Sentenza della Corte di Giustizia del 17 luglio 2014 – Causa C-272/13 – IVA – Esenzione delle importazioni di beni destinati ad essere immessi in un regime di deposito diverso da quello doganale – Circolare Agenzia delle Dogane n. 16/D prot. 117543/RU del 20.10.14
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