Secondo le rilevazioni di Hays, tra le figure più richieste ci sono Senior Buyer e Responsabili Acquisti in ambito alimentare, chimico e automotive. Ma la crisi cambia i criteri di selezione e valutazione. Sono timidi, ma pur sempre positivi, i segnali di ripresa registrati sul mercato Supply Chain dal gruppo Hays, azienda leader a livello globale nel recruitment di personale specializzato. Dopo il periodo non proprio dinamico che il settore ha attraversato negli ultimi anni, nel corso del 2014 è stato registrato un incremento (+30% sul 2013) nella richiesta di nuove assunzioni, secondo i dati derivanti dalle migliaia di candidature che Hays gestisce ogni anno.
Nello specifico, si sta delineando un trend di selezione comune a tutto il mercato della Supply Chain: in un’ottica di razionalizzazione dei costi, le aziende stanno concentrando la ricerca su figure altamente specializzate e dotate di competenze strategiche. Tra i profili più ricercati nel corso del 2014, è cresciuta la richiesta di Senior Buyer e Responsabili Acquisti soprattutto nei settori alimentare, chimico e automotive. Stanno, invece, perdendo appeal agli occhi dei selezionatori (anche per una progressiva digitalizzazione dei sistemi gestionali) le figure di staff, legate ad attività di back e front office o di data entry. Inoltre, si registra una fase di stallo nell’attività di recruitment nei settori delle energie rinnovabili, della gomma-plastica, delle costruzioni e infrastrutture, a causa di un’erosione della solidità patrimoniale delle aziende nel corso degli ultimi anni.
Il protrarsi della crisi ha determinato un cambiamento nei criteri di valutazione e selezione: i tratti comuni al candidato ideale prevedono almeno cinque d’anni di esperienza, soprattutto per i ruoli decisionali e strategici, e la conoscenza di un’altra lingua straniera, in aggiunta all’inglese. Fondamentale la dimestichezza degli strumenti informatici più avanzati anche in ragione della maggiore attenzione che le aziende stanno ponendo al tema dei “big data” e alla comunicazione digitale. Infine, grande importanza è riservata anche al percorso di studi (meglio se in Ingegneria, Informatica ed Economia) e alcune soft skill che il candidato deve possedere per gestire al meglio le relazioni con colleghi d’ufficio, riporti e partners (attenzione all’individuo, empatia e capacità decisionale).
Per quanto riguarda i volumi retributivi, possono variare a seconda degli anni di esperienza e le competenze. In linea generale, per reclutare i professionisti migliori, le aziende del settore sono disposte a offrire generosi pacchetti retributivi che spesso comprendono una parte variabile. Tra le figure più pagate, al primo posto si piazza il Direttore degli Acquisti con uno stipendio annuo anche superiore ai 150.000 euro, specie se vanta potere di delega e firma. Nell’ambito del middle management sono, invece, i Senior Buyer e i Purchasing Manager i più pagati: figure con 8-10 anni di esperienza nella funzione possono contare su pacchetti (fisso, variabile e benefits) di oltre 75.000 euro lordi annui.
Nonostante la completa ripresa del mercato dipenderà da diversi fattori (politiche monetarie europee, normative sul lavoro e andamento produzione industriale), è previsto secondo Hays per i prossimi mesi, un trend positivo nella ricerca di professionisti dotati di competenze specialistiche in specifici settori merceologici e capaci di gestire “big data”.
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