La Legge di Stabilità 2015 porta a cento milioni annui le risorse destinate agli obblighi di servizio pubblico nel trasporto ferroviario delle merci e non rinnova il contratto di servizio con Trenitalia. Quindi, vi potranno accedere anche gli operatori privati. Il comma 294 della Legge 190/2014, ossia la Legge di Stabilità, porta un’importante novità nel trasporto ferroviario delle merci. Innanzitutto pone un tetto massimo di cento milioni l’anno alle risorse sugli obblighi del servizio pubblico, poi non rinnova il contratto di servizio a Trenitalia, lasciando così aperta la porta alle compagnie private. I fondi saranno gestiti dal gestore dell’infrastruttura, ossia RFI, per compensare “gli oneri per il traghettamento ferroviario delle merci, dei servizi ad esso connessi e del canone di utilizzo dell’infrastruttura dovuto dalle imprese ferroviarie per l’effettuazione di trasporti delle merci, compresi quelli transfrontalieri, aventi origine o destinazione nelle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia”. Il provvedimento, precisa il testo, è stato preso per rispettare gli obblighi comunitari (Regolamento CE 1370/2007). Questa compensazione deve essere definita entro il 30 aprile degli anni 2015, 2016 e 2017 e deve essere proporzionale ai treni/chilometri sviluppate dalle imprese ferroviarie.
Legge Stabilità stanzia 100 milioni per le merci in treno
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