Durante la conferma alla Camera del Decreto Sblocca Italia, i deputati hanno approvato un ordine del giorno per migliorare i controlli su cabotaggio stradale, mentre il decreto sulla Legge di Stabilità contiene le misure annunciate sull’autotrasporto. Entrambi devono ancora ottenere il via libera del Parlamento.
L’autotrasporto potrebbe rientrare nel Decreto Sblocca Italia in fase di conversione parlamentare, dopo che è stato escluso dal testo del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Durante la procedura di conferma alla Camera, conclusa con il voto di fiducia, l’onorevole Piergiorgio Carrescia ha presentato un ordine del giorno, poi approvato in Aula, che impegna il Governo a intervenire sul cabotaggio stradale irregolare. Ma prima di diventare esecutivo, il provvedimento deve ottenere il voto del Senato.
“Si tratta di un deciso passo avanti per rispettare le norme europee e colpire la concorrenza sleale che danneggia le nostre imprese di autotrasporto”, commenta il presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani. “Infatti, molti autotrasportatori stranieri che effettuano cabotaggio in maniera irregolare sfuggono alle sanzioni a causa delle difficoltà di stabilire se costituisce prova di trasporto abusivo la mancanza o la carenza della documentazione sul trasporto che viene effettuato. Un Regolamento europeo del 2009 indica le prove documentali che l’autista deve esibire per dimostrare la regolarità del trasporto nazionale di merce svolto in un altro Paese comunitario e le informazioni da produrre. E ora, finalmente, il nostro Parlamento ha stabilito che la non corrispondenza delle prove documentali che devono essere fornite dai trasportatori costituisce fonte di prova”.
Altre misure importanti per l’autotrasporto sono contenute nella Legge di Stabilità, che la scorsa settimana è stata depositata in Parlamento, con la firma del Presidente della Repubblica e il bollino della Ragioneria dello Stato. “Si entra nella fase più delicata in quanto nel dibattito parlamentare possono sempre essere approvati emendamenti che intervengano su quanto il Governo ha presentato”, commenta il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè sul sito della confederazione. “Chi favorisce divisioni si assume una grande responsabilità. Il Paese vive,e spero che questa realtà sia condivisa da tutti, momenti di grande difficoltà. Fare fronte comune è la sola condizione che può dare risultati”.
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