L’Autorità Portuale dello scalo greco ha approvato la nuova bozza dell’accordo stilato con la compagnia marittima cinese Cosco, che prevede l’ampliamento del terminal container nella parte occidentale del Pier III, con conseguente raddoppio della capacità dell’intero porto. Questa non è una buona notizia per gli scali container italiani, specialmente quelli che operano nel transhipment e nel gateway per i Balcani e l’Europa orientale. Infatti, il Pireo raddoppierà entro il 2021 la capacità di movimentazione dei container, passando dagli attuali 3,7 milioni di teu a 7,2 milioni. Ciò avverrà grazie all’accordo stilato con il Gruppo Cosco – che ha fatto del Pireo il suo hub nel Mediterraneo – per la realizzazione del Western Pier III.
La nuova infrastruttura richiederà un investimento di 230 milioni di euro, si affiancherà al Pier II, sempre gestito da Cosco e che sarà ulteriormente potenziato e al Pier III nella configurazione attuale. L’intesa è firmata con Piraeus Container Terminal, la società terminalista di Cosco, che ora già gestisce il Pier II. Il termine dei lavori di potenziamento e ampliamento delle infrastrutture per la movimentazione dei container è previsto per il 2021.
Pireo approva ampliamento per container
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