In vista della prossima riunione dei ministri dei Trasporti dell’Unione Europea che si terrà l’8 ottobre, l’European Rail Freight Association (ERFA) ha pubblicato una lettera aperta invitando gli Stati membri dell’UE a rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo del settore ferroviario mettendone a rischio il futuro. In particolare, l’associazione delle aziende ferroviarie del settore cargo che rappresenta i nuovi operatori entrati nel mercato, invita il Consiglio dell’UE a rimuovere il potenziale di discriminazione che gli operatori ferroviari storici – spiega l’ERFA – hanno a loro disposizione e che utilizzano contro i nuovi operatori del mercato. Inoltre l’associazione invita il Consiglio a creare i presupposti per promuovere maggiori investimenti privati e la crescita del settore ferroviario.
Nella lettera l’ERFA esorta gli Stati UE ad ammodernare l’attuale struttura di governance delle ferrovie che – secondo l’associazione – riduce la competitività del settore ferroviario nei confronti delle altre modalità di trasporto e ostacola l’obiettivo di trasferimento modale dell’Unione Europea. «La struttura di governance che continua ad essere vigente in molti Paesi europei – scrive l’ERFA – contrappone gli operatori storici contro i nuovi arrivati sul mercato ferroviario, dando agli operatori storici gli strumenti per indebolire e addirittura per espellere i concorrenti dal mercato. Gli sforzi dei nuovi arrivati per portare innovazione, posti di lavoro e una maggiore efficienza nel mercato ferroviario sono scoraggiati e anche messi in pericolo, frenando la necessaria crescita e gli investimenti nel mercato ferroviario. Piuttosto che promuovere un settore ferroviario sano e dinamico, adatto a competere con gli altri modi di trasporto, i nuovi arrivati sono lasciati a lottare per la sopravvivenza».
«Questi – prosegue l’associazione – sono i motivi per cui ERFA è a favore di una parità di condizioni per tutti gli operatori. Una rete ferroviaria in cui il proprietario delle tracce ferroviarie è determinato a privilegiare il proprio operatore a scapito dei concorrenti non riuscirà uscire dalla stagnazione e dal declino verso cui è indirizzato il settore ferroviario. Un gestore dell’infrastruttura ferroviaria che rifiuta l’accesso o che offre slots di poco interesse per i nuovi operatori, che usa espedienti per frenare o bloccare i nuovi operatori – denuncia l’ERFA – questo è il tipo di comportamento a cui stiamo assistendo nel settore ferroviario».
ERFA ritiene che «un settore ferroviario debole e chiuso in se stesso non potrà mai essere all’altezza delle sfide poste dal mondo del trasporto moderno o delle pressioni competitive provenienti dalle altre modalità di trasporto, in particolare dal trasporto su strada».
Nella lettera l’associazione europea del trasporto merci ferroviario esorta quindi gli Stati membri «a sostenere gli importanti cambiamenti nel pilastro politico del quarto pacchetto ferroviario, al fine di sviluppare un settore ferroviario che operi nell’interesse di tutti, e di promuovere lo sviluppo delle ferrovie nell’interesse del mercato, dell’ambiente e della società nel suo complesso».
In particolare, l’ERFA invita il Consiglio a far sì che il settore ferroviario sia dotato di «un forte e indipendente gestore dell’infrastruttura che lavori nell’interesse di tutti gli utenti ferroviari, dello sviluppo della rete ferroviaria, nell’interesse di collegamenti ferroviari efficienti e non per soddisfare gli interessi del solo operatore storico privilegiato, che siano garantiti «movimenti finanziari trasparenti all’interno delle strutture di holding eliminando il rischio di una concorrenza sleale tra operatori storici e nuovi operatori» e che vengano istituiti «Comitati di coordinamento che lavorino in collaborazione con tutti gli utenti delle ferrovie assicurando che lo sviluppo della rete ferroviaria soddisfi le loro esigenze e garantisca un buon ritorno sugli investimenti».
Fonte: INFORMARE