Durante gli Stati Generali dell’Autotrasporto, il ministro dei Trasporti ha annunciato che il provvedimento per il contrasto al cabotaggio irregolare tornerà nel testo dello Sblocca Italia. Prevista anche una norma contro le infiltrazioni mafiose.
Il testo originale del Decreto Sblocca Italia prevedeva anche una norma, a costo zero, che rende più efficaci i controlli su strada sulla regolarità del cabotaggio stradale. Ma quando il decreto uscì dal consiglio dei ministri, questa parte scomparve, raccogliendo le proteste degli autotrasportatori. Ora, assicura il ministro Lupi, il provvedimento viene reintegrato nella legge, durante la sua conversione al Parlamento. Saranno reintrodotte anche alcune semplificazioni fiscali.
È invece nuova la norma, prevista da un emendamento approvato in commissione alla Camera, contro l’infiltrazione delle organizzazioni mafiose nell’autotrasporto. In concreto, il provvedimento impone, tra i requisiti di onorabilità necessari per far parte dell’Albo degli Autotrasportatori, anche l’informativa antimafia.
La Fita Cna ha subito espresso soddisfazione per tale norma, aggiungendo che “Il contrasto non dovrà fermarsi al solo certificato. Si dovranno mettere in campo azioni preventive nuove e sempre più sofisticate accrescendo, sull’argomento infiltrazioni, la cultura e la sensibilità di tutti. Il radicamento malavitose infatti rappresenta, anche nel nostro settore, un cancro pericoloso che può irreversibilmente danneggiare lo stesso concetto di libera impresa”.
Ma prima di vedere applicate tali norme, bisogna attendere la conversione del Parlamento. Il prossimo passo sarà il voto in Aula del testo emendato (per il quale il Governo potrebbe chiedere la fiducia), che sarà seguito dall’approvazione del Senato.
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