Maersk, più container e meno costi

Maersk, più container e meno costi

Maersk, più container e meno costi

I risultati del terzo trimestre 2014 del gruppo danese mostrano un andamento positivo: i volumi trasportati sono aumentati del 3,7%, con un incremento dei noli container dello 0,9% e un’analoga flessione del costo unitario.Il bilancio mostra un buon risultato anche degli utili ante imposte, che salgono del 2,8% a 3,20 milioni di dollari. Ciò fa prevedere alla compagnia danese di chiudere il bilancio 2014 con un utile superiore ai due milioni di dollari, contro il milione e mezzo dello scorso anno. “Sono molto soddisfatto, perché abbiamo visto un incremento in una situazione in cui i noli sono sotto pressione e il prezzo dei carburanti è calato, in confronto con lo scorso anno”, commenta Nils Smedegaard Andersen, Ceo del Gruppo Maersk. La movimentazione annuale dei container dovrebbe raggiungere, alla fine dell’anno, un incremento tra il tre ed il cinque percento.
In particolare, Maersk Line ha fatturato nel terzo trimestre 7,074 miliardi di dollari, trasportando 2,4 milioni di FFE (+3,7%). La compagnia marittima del Gruppo ha ridotto i costi unitari tramite un migliore utilizzo delle navi e una maggiore efficienza del network. Maersk Line ha anche annunciato che le consegne del biennio 2017-2019 aumenteranno la stiva totale di 450mila teu e che nei prossimi mesi firmerà altri ordini per portacontainer.
Tra i principali eventi che hanno condizionato nel trimestre l’attività della compagnia c’è la diffusione del virus Ebola in Africa occidentale, che ha ostacolato le attività in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Ma la società conferma che continua a servire tali Paesi, seppure con le necessarie precauzioni, per non isolarli e per garantire gli aiuti alle popolazioni.
Un altro evento importante è l’approvazione, giunta a ottobre dalla Federal Maritime Commission degli Stati Uniti, dell’alleanza con MSC, denominata 2M, il cui avvio porterebbe risparmi di almeno 350 milioni di dollari l’anno. Maersk ha anche annunciato un programma di riduzione delle emissioni di CO2, che porterebbe a un taglio del 60% entro il 2020.