L’Agenzia delle Dogane e l’Autorità Portuale hanno sperimentato il pre-clearing sul traffico ro-ro, applicandolo alla nave Salambo della compagnia tunisina Cotunav che è approdata alla Darsena Uno il 6 dicembre 2014. Dopo i container, è il momento di sperimentare lo sdoganamento in mare anche si semirimorchi che viaggiano sulle rotte internazionali. L’esordio di questa procedura nell’intero Mediterraneo, che ha lo scopo di rendere più veloce l’inoltro dei rotabili verso la destinazione finale, è avvenuto a Livorno, grazie a una collaborazione tra Agenzia delle Dogane, Autorità Portuale e Capitaneria di Porto. La procedura richiede l’utilizzo della radio-identificazione RFID, utilizzata sui sigilli elettronici posti sulle porte dei veicoli durante l’intera navigazione, permettendo di registrare eventuali manomissioni. I tag RFID sono letti dal sistema telematico portuale Tuscan Port Community System, che mette le informazioni a disposizioni degli operatori. Secondo il Livorno Terminal Marittimo, dove è avvenuto il pre-clearing, questa prima sperimentazione ha fornito un esito positivo.
Sdoganamento in mare per traghetti a Livorno
- Fercam rinuncia ampliamento di Sommacampagna
- MSC userà presto portacontainer da 19mila teu