Tregua dell’autotrasporto a Taranto

Tregua dell’autotrasporto a Taranto

Tregua dell’autotrasporto a Taranto

Gli autotrasportatori tarantini hanno sospeso il fermo iniziato il 24 novembre per protestare contro la mancanza di lavoro causata dalla sospensione degli approdi delle portacontainer Evergreen. L’Autorità Portuale si è impegnata a fornire una banchina per l’eventuale scalo di nevi feeder fino al termine dei lavori al TCT. La tregua stabilita dagli autotrasportatori di Sna Casartigiani dopo la riunione all’Autorità Portuale del 28 novembre durerà fino alla sera di mercoledì 3 dicembre. Entro tale termine, l’Autorità dovrà fornire garanzie concrete sull’impegno preso con gli autotrasportatori di mantenere un seppur minimo traffico di container nel porto, durante i due anni e mezzo d’inattività del Taranto Container Terminal per i lavori di potenziamento.
Quando comunicò che avrebbe sospeso lo scalo nel porto pugliese lungo le rotte globali, deviando le navi al Pireo durante il periodo dei lavori, Evergreen annunciò che su Taranto avrebbe comunque mantenuto un feeder settimanale la domenica, con il Pireo stesso. Ma secondo Sna Casartigiani, ciò non è avvenuto e sono programmati solamente due approdi di tale servizio, il 4 e il 15 dicembre. Quando hanno saputo ciò, gli autotrasportatori hanno innescato la protesta, culminata con il presidio iniziato il 24 novembre e temporaneamente sospeso il 28.
Durante l’incontro di venerdì, l’Autorità Portuale si è impegnata a fornire gratuitamente un approdo per eventuali feeder container, che potrà essere al molo San Cataldo o al molo 4. Il problema è che attualmente queste banchine non hanno attrezzature per scaricare i container dalle navi. Ma pare ci sia una soluzione: nel porto ci sarebbero gru mobili adeguate, che si potrebbero spostare all’approdo destinato. Sarebbe risolvibile anche la mancanza di uno scanner per la Dogana: quello del TCT è fisso, ma potrebbe arrivarne uno mobile da Bari.
Il tassello mancante è l’accordo economico per l’attività di scarico nave e movimentazione dei container, che non può essere svolta dal personale del TCT (in cassa integrazione). Nel porto operano altre imprese di movimentazione, che dovrebbero annunciare le loro condizioni economiche. Poi, ovviamente, bisognerebbe trovare le navi disposte a raggiungere Taranto. Evergreen è il primo candidato, riattivando il feeder con il Pireo, ma gli autotrasportatori sperano anche nell’interesse di altri vettori.
Questi sono i nodi che l’Autorità Portuale deve sciogliere entro mercoledì mattina, quando è previsto un nuovo incontro con i rappresentanti dell’autotrasporto. “Se otterremo una risposta concreta, proseguirà la tregua, altrimenti potremo riprendere il fermo ed il presidio al porto già dalla serata di mercoledì”, annuncia un portavoce di Sna Casartigiani.