Venerdì 8 novembre 2014, la presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, ha posato la prima pietra per le opere del primo stralcio della piattaforma logistica. I cantieri dovrebbero chiudersi tra 852 giorni.
L’avvio dei lavori giunge dopo un lungo percorso amministrativo, che ha comportato anche l’intervento dei Tar dopo il ricorso sull’appalto dei lavori, che ora è aggiudicato “in modo definitivo” (come scrive l’Autorità) al consorzio che comprende l’Interporto di Bologna, Cosmo Ambiente, Icop e Parisi. Ricordiamo, però, che la cordata concorrente ha annunciato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar.
L’investimento per la Piattaforma Logistica di Trieste è di 132,4 milioni di euro: 70 sono stanziati dall’Autorità Portuale, 32 milioni dal Cipe (con delibera del 2006) e 30 milioni dal titolare della concessione. I cantieri dovranno costruire un nuovo terminal portuale di 121.700 metri quadrati, posto tra lo Scalo Legnami e lo Stabilimento Siderurgico di Servola. Secondo il contratto, i lavori termineranno dopo 852 giorni dalla consegna (nella foto, il rendering del progetto).
Il primo stralcio prevede il completamento della progettazione esecutiva, tra cui la pulizia e lo sgombero delle aree, i rilievi di dettaglio e la produzione di analisi di tipi ambientale. Il terminal portuale sarà multipurpose e sarà realizzato da Parisi. Sarà destinato alle navi che operano all’interno del Mediterraneo e, in particolare, al servizio delle rotte per il Mediterraneo Orientale, il Nord Africa e il Mar Nero. L’inoltro delle merci verso l’entroterra avverrà soprattutto attraverso la ferrovia.